Le mie opere, poeticamente accompagnate da liriche e scritti, si sviluppano molto spesso sul tema della Donna come Madre, come creatrice e partoriente insieme, legata ad una armonica vitalità dell’Universo intero. Dalla gioia e dal dolore, dall’alternanza e combinazione dei quattro elementi primari e dall’unione dei sette colori di cui è composta la luce solare, nascono creazioni poetiche che in una sinfonia d’insieme si compongono e sviluppano intorno alla figura femminile.
Da bambina, a Verona, guardavo papà dipingere barche,ritratti, case, animali. Belli, pensavo…ma io sarò diversa, più moderna, più essenziale. E così ho iniziato ad esprimermi con colori piatti, senza volume. Solo linea e colore. E raccontavo me stessa, la mia solitudine. Le tante esperienze di malattia mi avevano resa introversa e schiva ma, nello stesso tempo, forte e determinata.…è stato un percorso di crescita e di amore.
Amore per la vita, sicuramente, e per l’arte, certo. Ma soprattutto una ricerca costante di equilibrio emotivo. Soprattutto dopo aver saputo, a diciott’anni, che sono sterile. Quindi diversa, quindi incompleta. Cercavo me stessa rappresentandomi in figure di donna.
Poi, in Sardegna, ho scoperto i “cieli”, gli spazi aperti, la natura, il mare… solo colori evanescenti: violetti, rosa, celesti, gialli e arancioni per i tramonti. Dal 2000 dipingo su tavola perché la mia malattia neurologica (CMT) comincia a darmi problemi. Ho poca forza nelle mani, impugno il pennello con difficoltà. L’arte può riempire la vita, soprattutto se è una sfida con se stessi, se è mezzo di conoscenza e di riflessione sui grandi temi dell’essere.
Mi appassiono al tema della “Maternità nel tempo”. Studio la civiltà nuragica. Nascono progetti artistici: teatro, performance di danza, poesia, musica e pittura. Curo scenografie e testi teatrali. Nonostante i frequenti ricoveri per fratture, ho portato avanti un tema artistico molto coinvolgente: le “Armonie”. Si tratta di opere in cui lo strumento musicale è inserito in un ambiente naturale, preferibilmente marino. “Arpa-ponte tra i popoli” e ”un bel dì vedremo…” sono alcuni titoli.
Ma la vita riserva sorprese e sconvolgimenti. Come una separazione, una frattura in un matrimonio durato 35 anni. La depressione è inevitabile. E ancora arte e vita si compensano. Nascono così le “Tensioni e lacerazioni”. Così mi sentivo io. Ho sfogato la mia rabbia nella pittura realizzando opere con calze di nylon tirate, annodate, lacerate. Nella continua alternanza di gioia e dolore, nel frantumarsi delle certezze, l’Arte e la Fede in Dio, quella che dà un senso a tutto, mi vengono in aiuto. E mi fanno capire, ancora una volta, che la Vita è un dono da vivere.
Una occasione unica per vedere insieme 61 opere dal 1975 al 2018
Cagliari – Poetto, Parrocchia Vergine della Salute
18,30-22,00 venerdi 14 sett. e sabato 15 sett.
9,30- 13,00 domenica 16 sett.